Punti chiave della Saslong

Il muro Spinel

Il muro Spinel

Ciampinoi (2.249 m): la montagna di casa di Selva Gardena, raggiungibile con l’omonima funivia da Selva oppure con la funivia Saslong e la seggiovia Sochers da Ruacia.

Spinel (2.091 m): muro dopo la partenza con la pendenza massima della pista (56,9%)

Saut dl Moro (2.018 m): Salto del Moro, primo grosso salto della Saslong, prende il nome dall’omonimo Prato

Muri di Sochers (1.900 m): muro con pendenza fino al 55,9%, prende il nome dagli omonimi Prati

Gobbe di Cammello (1.813 m): originariamente si chiamavano “Costa de Gialina” (Cresta di Gialina), poi furono “ribattezzate” dal delegato tecnico della FIS Sepp Sulzberger. Il tratto più famoso della Saslong, con salti fino a 88 metri e sospensioni fino a 13 metri. Il primo a saltarle fu il nordtirolese Uli Spiess nel 1980.

Ciaslat (1.720 m): prende il nome dai Prati di Ciaslat; curve caratterizzate da parecchie gobbe

Curva di Nucia e Muro finale: prende il nome dal Maso Nucia; pendenze fino al 51,6%; curva con forte pendenza a sinistra.

Salto del tunnel (Tunnel-Jump): Il salto prima del traguardo si chiama “Salto del tunnel”. La denominazione prende origine dal “Tunnel del Saslong”, che si trova proprio sotto l’ultimo salto della pista: lungo 375 metri, fa parte della costruenda circonvallazione di Santa Cristina

Ruacia (1.410 m): zona d’arrivo, prende il nome dall’omonimo maso.