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La Val Gardena offre uno spettacolo unico

09.01.2019

Anche la 51esima edizione delle gare di velocità sulla Saslong è andata in archivio con successo. Gli organizzatori, la FIS e gli atleti si sono lasciati alle spalle una settimana perfetta, poi proseguita da martedì con la Coppa del Mondo femminile in Val Gardena.

Nel 2018 la Val Gardena, in tutto il suo splendore, si è fatta trovare ancora una volta pronta per il grande sci internazionale. Tempo eccellente, programma entusiasmante con numerosi e importanti ospiti e gare esaltanti hanno fatto della settimana di Coppa del Mondo sulla Saslong uno spettacolo imperdibile. Migliaia di spettatori, lungo la pista o in zona arrivo, hanno voluto essere parte del Super G e della discesa.

Entrambe le prove cronometrate senza cadute
Dopo l’inaugurazione ufficiale con la riunione dei capi squadra del martedì, la prima prova cronometrata di discesa si è disputata mercoledì, con lo statunitense Travis Ganong più veloce di tutti. Il giorno dopo si è disputata la seconda e ultima prova prima della gara del sabato e questa volta è stato l’austriaco Max Franz a stabilire il miglior tempo. Sia mercoledì che giovedì non ci sono stati ostacoli al programma, con gli atleti che hanno trovato delle condizioni eccellenti e una pista perfetta durante i due training e tutti hanno tagliato il traguardo.

Super G e discesa nelle mani dei norvegesi
Le gare sono iniziate con il Super G maschile del venerdì. La specialità quest’anno si è disputata per la 17esima volta. La vittoria è andata a un norvegese. Il re della Saslong, Aksel Lund Svindal, ha impressionato con una grande gara, precedendo il padrone di casa, l’altoatesino Christof Innerhofer, solo di pochi centesimi: è stata una gara thrilling. Per l’esperto norvegese si è trattato della settima vittoria in Val Gardena. Nessuno, qui, ha vinto quanto lui. A completare il podio è stato un suo connazionale, ovvero Kjetil Jansrud. Il Super G si è svolto sotto il cielo azzurro della Val Gardena e con temperature molto basse, sotto lo zero.

Il clou della settimana è stata la classica discesa del sabato. E anche qui davanti a tutti c'è un norvegese. Aleksander Aamodt Kilde ha infatti trovato la linea perfetta, vincendo con un gran margine. L’austriaco Max Franz è finito secondo, davanti allo svizzero Beat Feuz, terzo. Sfortunatamente durante la gara c’è stata la bruttissima caduta dello svizzero Marc Gisin, Marc Gisin, causata da un suo stesso errore. Il 30enne è caduto sulle Gobbe del Cammello ed è stato trasportato in elicottero all’ospedale.

Il mondo in casa di amici
Oltre alle appassionanti gare, ad attendere i tifosi e i rappresentanti dei media ci sono stati tanti altri eventi. Per la prima volta, la scelta dei pettorali del Super G si è tenuta in pubblico. Alle manifestazioni di Selva e Ortisei, gli spettatori hanno avuto la possibilità di ammirare da vicino le stelle e regalarsi un selfie con il proprio idolo.

Una novità di quest’anno è stata il “Vitalini Speed Contest”. Dopo il Super G, 120 giovanissimi atleti nati nel 2007 e 2008 si sono sfidati in una gara sullo schuss finale della Saslong dove è stata misurata la loro velocità massima in un tratto di 150 metri.

Alla vigilia della discesa, la “Saslounge” ha invece ospitato lo “Ski World Cup Christmas Party”, in zona-arrivo, per una festa in un ambiente esclusivo caratterizzato dallo spirito sportivo. Da non perdere, poi, la sfilata dei fan club del sabato mattina, durante la quale dieci gruppi di sostenitori hanno sfilato da Santa Cristina fino al traguardo della Saslong. Il fan club di Oti Striedinger si è aggiudicato il premio.

La “prima”: la Coppa del Mondo femminile sulla Saslong
Per il Comitato organizzatore la settimana di gara è poi proseguita. Al tradizione programma maschile sono state infatti aggiunte due gare femminili. In sole poche ore sono state pianificate perfettamente discesa e Super G rosa nella valle ladina con l'intera squadra che ha lavorato duramente per organizzare due gare perfette. Qualcuno ha espresso il desiderio che le gare “rosa” possano entrare in pianta stabile nell’agenda gardenese.

Una Saslong perfetta sotto i riflettori
E’ una pista che ha tutto: pendii ripidi, salti, sezioni tecniche e passaggi veloci. Quest’anno, poi, c’è stata un’ulteriore, grande sfida: adattare il percorso maschile a quello femminile. Il tracciato è stato accorciato con il cancelletto di partenza spostato più in basso, appena prima del muro del Sochers. Le donne sono partite in un tratto più piatto, per poi incrementare la velocità. Le Gobbe del Cammello sono state aggirate, alcuni salti e delle onde sono stati modificati.

Il norvegese Atle Skaardal, il direttore di gara FIS ha detto che “sono stati presi i giusti accorciamenti per rendere questa pista adatta alle donne. E’ stato molto divertente vederle”. Dopo le gare, le atlete hanno confermato le sensazioni di Skaardal, dicendo che la pista era perfetta. Nonostante alcune varianti, le donne hanno dimostrato di poter affrontare la famosa Saslong.

La vittoria in discesa va (quasi) alla Val Gardena
Dopo le prove cronometrate, la gara di discesa libera femminile è andata in scena martedì alle ore 12.30. Durante i training ufficiali, il team austriaco ha dimostrato di andare veramente forte. Anche la padrona di casa, Nicol Delago, idolo locale, aveva fatto vedere cose egregie. La vittoria di Ilka Stuhec non è comunque stata una sorpresa. La slovena si è imposta con il tempo di 1.22,81.

La 22enne Nicol Delago ha mostrato il suo talento sulla Saslong, la sua gara di casa. Abita infatti non molto distante dai Prati del Ciaslat. La gardenese non ha tradito le attese e ha chiuso seconda a 14 centesimi dalla vincitrice. E’ stato il suo primo podio di Coppa del Mondo, ottenuto per giunta sulla “sua” pista. E l’intera valle ha gioito con e per lei. Al terzo posto si è piazzata l’austriaca Ramona Siebenhofer, che aveva fatto registrare buoni tempi durante la settimana. Le condizioni sono state perfette: è uscito il sole e la pista era in uno stato eccellente.

L’ultima gara: il Super G femminile
Giovedì si è disputata l’ultima gara femminile e un contagioso entusiasmo ha compensato il cielo nuvoloso. Ilka Stuhec si è ripetuta, vincendo anche questa gara con il tempo di 1.31,87. Questa volta due atlete hanno portato a casa il secondo posto: Tina Weirather (Lichtenstein) e Nicole Schmidhofer (Austria) entrambe seconde con il crono di 1.31,92. Nicol Delago è giunta 20esima. In ogni caso è stata molto felice per questa giornata di gara.